giovedì 31 maggio 2007

Notizie da Doctor news:

Primo piano "Restyling" in vista per ddl Turco su intramoenia Il disegno di legge del ministro della Salute Livia Turco rischia di subire un vero e proprio restyling a Palazzo Madama, dove dovrebbe approdare già a partire dalla prossima settimana in Commissione Sanità Il diessino Ignazio Marino, presidente della Commissione, intervenendo ieri a Roma al convegno organizzato dalla Fp Cgil sul tema, mostra infatti di avere le idee chiare, benché eviti di sbilanciarsi troppo sulle possibili modifiche che il Senato potrebbe introdurre. A differenza del senatore dell'Ulivo Paolo Bodini, che invece è molto chiaro: "il Ddl è debole, avrebbe bisogno di una bella fleboclisi affinché al suo interno vengano iniettate le conclusioni dell'indagine conoscitiva sulla libera professione intramoenia dei medici, realizzata dalla Commissione Igiene e sanità del Senato". Ed è proprio partendo da questa indagine che Marino indica i punti chiave che il provvedimento dovrebbe contenere. "Riportare la libera professione intramuraria negli ospedali - afferma - attuando un controllo amministrativo e gestionale rigoroso. Occorre censire tutte le strutture per capire lo stato attuale delle cose, e far sì che gli ospedali che hanno gli spazi necessari per realizzare studi 'ad hoc' lo facciano e in fretta. Solo in quei nosocomi dove, di fatto, mancano gli spazi necessari, diventa accettabile l'idea di portare la libera professione fuori dalle mura ospedaliere. Ma è necessario - prosegue Marino - che gli studi vengano realizzati in strutture limitrofe, per far sì che al paziente venga garantita la continuità delle cure". Sanità Ssn Fp Cgil, esclusività con ssn per tutti i medici pubblici Esclusività per tutti i medici che operano negli ospedali pubblici, e non solo per i direttori di struttura complessa, come deciso dal disegno di legge del ministro della Salute Livia Turco. A chiederlo è la Fp Cgil Medici, che in vista del prossimo approdo del provvedimento in Commissione Sanità del Senato, forse già dalla prossima settimana, si affretta a mettere i puntini sulle 'i', sottolineando tutti i punti del Ddl che al sindacato non vanno giù. E punta il dito, innanzitutto, su una "esclusività di rapporto a metà", su cui chiede una immediata correzione del Senato. "Se non dovesse essere accolta la nostra richiesta di estensione della obbligatorietà della esclusività a tutti i dirigenti della sanità pubblica - afferma Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Medici Cgil, in un convegno nazionale su 'Esclusività & Intramoenia per una sanità di qualità' ieri a Roma - chiediamo almeno che venga estesa a tutti i medici, veterinari e sanitari con responsabilità gestionali. Cioè non solo ai direttori di struttura complessa, ma a tutti i responsabili di struttura semplice, dipartimentali e non". "Non si vede per quale ragione - prosegue Cozza - si debba lasciare la possibilità di rimanere in rapporto non esclusivo a migliaia di dirigenti medici che dovrebbero essere impegnati e retribuiti per garantire il diritto alla salute dei cittadini. Medici che, in rapporto di esclusività, possono comunque esercitare la libera professione, attraverso l'intramoenia. Si tratta di una scelta sbagliata per un Governo impegnato per il rilancio della sanità pubblica. E ancora più grave sarebbe lasciare l'attuale dizione del Ddl, che consente anche a chi ha la responsabilità di una struttura semplice di rimanere in rapporto non esclusivo con il Ssn - conclude il sindacalista - Ci appelliamo al buon senso del Parlamento". Ssn Marino, politica resti fuori da nomine primari e manager "I concorsi hanno bisogno di regole certe, norme che facciano in modo che la politica resti fuori dalla nomina di primari e direttori generali delle strutture". A chiederlo è Ignazio Marino, presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, intervenendo al convegno su 'Esclusività e Intramoenia per una sanità di qualità', promosso dalla Cgil ieri a Roma. La politica, secondo Marino, deve limitarsi a "programmare e verificare i risultati". Mentre nel dare incarichi a medici e direttori generali "occorre scegliere i migliori, tralasciando le esigenze di natura politica. Quello del rigore, delle regole certe e dei professionisti migliori - incalza il presidente della Commissione Sanità - deve essere la direzione verso la quale dobbiamo procedere". Non solo. Marino propone anche di premiare i professionisti che si distinguono nella sanità pubblica, "sanzionando, al contrario, i peggiori". E punta il dito contro i camici bianchi che evadono il fisco, ben il 50 per cento secondo l'Agenzia delle entrate. "Questa è una storia che deve finire - sottolinea infatti - anche perché ha una ricaduta negativa su tutti gli operatori sanitari, senza alcuna distinzione di sorta".

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