domenica 3 agosto 2008

Contratto medici con note CGIL

La CGIL Medici non firma il contratto: (http://www.fpcgil.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/7535) Care compagne e cari compagni: il primo giorno dopo la mancata firma, abbiamo già ricevuto diversi consensi. Fondamentale è adesso il massimo impegno di informazione, salvaguardando però le sacrosante ferie ! La nostra battaglia per la qualità del lavoro, lo è ancor di più per la qualità della vita !!! Vi allego una illustrazione della ipotesi di contratto, che penso vi possa essere utile a voi, a tutti i responsabili aziendali, ed anche ai nostri iscritti, per una valutazione ragionata del testo. Buona lettura Massimo Cozza Illustrazione della ipotesi di contratto Art.1 Campo di applicazione Nessuna novità rilevante. Art.2 Durata, decorrenza, tempi e procedure di applicazione del contratto Chiarisce che il contratto concerne il periodo 1 gennaio 2006 - 31 dicembre 2009 per la parte normativa, ed è valido dal 1 gennaio 2006 fino al 31 dicembre 2007 per la parte economica. Gli effetti giuridici decorrono dal giorno successivo alla data della firma definitiva, che dovrebbe avvenire entro la fine di settembre. Gli istituti a contenuto economico e normativo con carattere vincolato ed automatico sono applicati dalle aziende entro 30 giorni dalla data della firma. Art. 3 Relazioni sindacali Nessuna novità rilevante Art. 4 Tempi e procedure per la contrattazione integrativa (articolo sostenuto dalla FPCGIL Medici) Abbiamo chiesto ed ottenuto una contrazione dei tempi e procedure più certe per l’avvio delle trattative aziendali per la stipula dei contratti integrativi. L’azienda provvede a costituire la delegazione di parte pubblica entro quindici giorni da quello successivo alla data della firma del contratto nazionale (mentre prima era trenta), ed a convocare la delegazione sindacale per l'avvio del negoziato, entro quindici giorni dalla presentazione delle Piattaforme, e comunque entro 60 giorni dall’entrata in vigore del presente contratto.(novità). Entro trenta giorni dalla firma del CCNL, l’Azienda, ai fini dell’avvio della trattativa, trasmette alla Regione la documentazione relativa all’ammontare dei fondi contrattuali e ne fornisce contestuale informazione alle OO.SS. Tale procedura viene attivata all’inizio di ciascun anno ai fini della contrattazione relativa alla individuazione e utilizzo delle risorse dei fondi contrattuali (novità) La contrattazione integrativa dovrà, comunque, concludersi entro il termine perentorio di 150 giorni dalla sottoscrizione del CCNL (novità). Le parti devono incontrarsi con una frequenza e assiduità tali da consentire la stipula del contratto integrativo nei tempi sopra riportati (novità). Art. 5 Coordinamento Regionale (Per la FPCGIL Medici sbagliata l’introduzione della lettera k) Ferma rimanendo l’autonomia contrattuale delle aziende le Regioni, entro 90 giorni (non più 120) dall’entrata in vigore del presente contratto, previo confronto con le organizzazioni sindacali firmatarie dello stesso, possono emanare linee generali di indirizzo nelle stesse materie già elencate nel precedente contratto. Viene però aggiunta la lettera k) criteri per la definizione delle modalità di riposo nelle 24 ore, di cui all’art. 7 del presente CCNL (novità che rischia di consegnare alle Regioni - mandanti del famigerato comma 13 del DL 112 che ha abolito il riposo europeo - la potestà di emanare nei confonti delle aziende line guide limitative del diritto al riposo ). Viene introdotta la possibilità, per le Regioni, di dichiarare, entro trenta giorni dalla sottoscrizione del CCNL, di non volersi avvalersi della facoltà di emanare le linee di indirizzo (nuova previsione). Art. 6 Sistema degli incarichi e sviluppo professionale (articolo sostenuto dalla FPCGIL Medici) Si conferma che le tipologie degli incarichi, sia di natura professionale che gestionale, in quanto manifestazione di attribuzioni diverse ma di pari dignità ed importanza, rappresentano espressione di sviluppi di carriera, che possono raggiungere una analoga valorizzazione economica, nel quadro della graduazione delle funzioni prevista a livello aziendale. C’è poi l’impegno a definire, in occasione delle prossime trattative, modalità e criteri idonei a sostenere la crescita e lo sviluppo professionale dei dirigenti. Art. 7 Disposizioni particolari in materia di riposo giornaliero (articolo contestato dalla FPCGIL Medici, vedi 12° NEW dall’Aran ul sito) Le aziende definiscono le modalità di riposo nelle ventiquattro ore in sede di contrattazione integrativa, ai sensi dell’art. 4, comma 4 del CCNL del 3 novembre 2005. In sostanza decorsi trenta giorni dall’inizio delle trattative senza accordo, si possono prorogare per altri trenta, e poi la direzione aziendale ha libertà di decisione. La contrattazione dovrà prevedere dopo l’effettuazione della notte la fruizione immediata, in ambito diurno, di un adeguato periodo di riposo obbligatorio e continuativo, in misura tale da garantire l’effettiva interruzione. 4. La contrattazione si svolge nel rispetto della normativa vigente, tenuto conto delle linee di indirizzo emanate dalle Regioni ai sensi dell’art. 5, lett. k del presente CCNL. (In questo ambito ricordiamo solo che la legislazione europea prevede 11 ore di riposo consecutivo ogni 24, ed una massimo di 48 ore lavorative settimanali, straordinari compresi) Art. 8 Obiettivi Nulla di rilevante Art. 9 Principi della valutazione Nulla di rilevante Art. 10 Procedure della valutazione Dispone un termine massimo di due mesi dalla firma del CCNL, termine entro il quale le aziende che non hanno ancora provveduto all’individuazione l’individuazione dei sistemi di valutazione e la definizione dei relativi criteri hanno obbligo di adeguarsi. (novità) Null’altro di rilevante. Art. 11 Comportamento in servizio Nulla di rilevante. Art. 12 Norma di rinvio Nelle prossime trattative si concorda di definire un sistema sperimentale in materia disciplinare e comportamentale, ivi incluse procedure e sanzioni, tenendo conto degli eventuali provvedimenti legislativi nel frattempo emanati al riguardo. (Per la FPCGIL Medici l’eventuale definizione di un sistema sperimentale in materia disciplinare è questione di valenza intercompartimentale e necessita di essere discusso ad un tavolo fra ARAN e OO.SS. rappresentative di tutte le aree della dirigenza pubblica) Art. 13 Recesso dell'azienda o ente Nell’ipotesi in cui il dirigente venga arrestato perché colto in flagranza a commettere reati di peculato o concussione o corruzione e l’arresto sia convalidato dal giudice per le indagini preliminari, ci sarà il recesso. (novità introdotta anche per tutti gli altri dipendenti pubblici). Art. 14 Effetti del procedimento penale sul rapporto di lavoro La sospensione cautelare dal servizio a causa di procedimento penale conserva efficacia, se non revocata, per un periodo di tempo comunque non superiore a cinque anni. Decorso tale termine la sospensione cautelare è revocata di diritto e il dirigente riammesso in servizio (tutto già previsto nel passato contratto). Per i reati di particolare rilevanza e gravità tali da comportare, se accertati, il recesso, o l’Azienda ritenga che la permanenza in servizio del dirigente provochi un pregiudizio alla credibilità della stessa a causa del discredito che da tale permanenza potrebbe derivarle da parte dei cittadini e/o, comunque, per ragioni di opportunità e operatività dell’Azienda stessa può essere disposta, per i suddetti motivi, la sospensione dal servizio, che sarà sottoposta a revisione con cadenza biennale. (novità) Art. 15 Disposizioni particolari (articolo sostenuto dalla FPCGIL Medici) Nel computo dei cinque anni di attività ai fini del conferimento dell’incarico di direzione di struttura semplice ovvero di natura professionale rientrano i periodi svolti con incarico dirigenziale a tempo determinato, senza soluzione di continuità. Art. 16 Copertura assicurativa e tutela legale (novità condivisa dalla FPCGIL Medici) Le aziende si impegnano a dare ai dirigenti, con completezza e tempestività, tutti gli elementi conoscitivi relativi alle condizioni e modalità delle coperture assicurative e della tutela legale, assicurando la massima informazione e trasparenza, anche mediante comunicazioni periodiche idonee a fornire il costante aggiornamento dei dirigenti sulle garanzie assicurative in atto. Le aziende, al fine di favorire l’ottimale funzionalità dei sistemi di gestione del rischio, si adoperano per attivare modalità e sistemi di assistenza legale e medico-legale idonei a garantire, al verificarsi di un sinistro, il necessario supporto al dirigente interessato che dovrà collaborare attivamente alla valutazione delle cause che hanno determinato il sinistro stesso. E’ costituita, presso l’ARAN, entro sessanta giorni dalla stipula del presente CCNL, una Commissione composta da rappresentanti di parte datoriale e di parte sindacale, ai fini di una ridefinizione della normativa contrattuale per la tutela legale e le consulenze tecniche in ambito civile e penale. Art. 17 Incrementi contrattuali e stipendio tabellare nel biennio 2006-2007 Il tabellare annuo lordo al 31 dicembre 2005, comprensivo della tredicesima mensilità, era per tutti i medici ed i veterinari di 40.031,00. Dal 1 gennaio 2006 viene rideterminato in 40.031,00 con un aumento mensile di 17,70 euro lordi. Dal 1 febbraio 2007 è rideterminato in 41.968,00, con un aumento mensile complessivo rispetto al 31 dicembre 2005, di 149 euro. Art. 18 Incrementi contrattuali e stipendi tabellari dei medici a tempo definito e dei veterinari ad esaurimento nel biennio 2006 - 2007 Dall’1 febbraio 2007, lo stipendio tabellare annuo lordo, per tredici mensilità, è rideterminato rispettivamente in € 24.196, 75 per i medici e € 30.894,94 per i veterinari Art. 19 Ex medici condotti ed equiparati Il trattamento economico omnicomprensivo di € 6.675,98 previsto dall'art. 4, comma 1 del CCNL del 5 luglio 2006 è, a decorrere dall'1 febbraio 2007, di € 6.974,78. Art. 20 Retribuzione di posizione minima unificata dei dirigenti medici con rapporto di lavoro esclusivo (articolo contestato dalla FPCGIL Medici) A decorrere dall’1 gennaio 2007 , la retribuzione di posizione minima unificata dei dirigenti medici con rapporto di lavoro esclusivo è così rideterminata: Dirigente incarico struttura complessa area chirurgica da 10.655,43 a 13.546,08 con un incremento annuo di 2.890,65 e mensile di 240,88 Dirigente incarico struttura complessa area medicina da 9.250,88 a 12.141,53 con un incremento annuo di 2.890,65 e mensile di 240,88 Dirigente incarico struttura complessa area territorio da 8.557,93 a 65 11.448,58 con un incremento annuo di 2.890,65 e mensile di 240,88 Dirigente incarico struttura semplice o ex modulo funzionale DPR 384/1990 da 6.807,08 a 8.653,74 con un incremento annuo di 1846,66 e mensile di 153,88 Dirigente incarico lett.c) art. 27 CCNL 8 giugno 2000 (ex aiuti) da 3.446,04 a 4.235,53 con un incremento annuo di 789,49 e mensile di 65,79 Dirigente equiparato da 2.374,32 a 3.163,81 con un incremento annuo di 789,49 e mensile di 65,79 Dirigente < 5 anni da 0,00 a 0,00 Si allarga pertanto la forbice tra gli incarichi professionali e gli incarichi gestionali, al di là delle belle parole di tanti sulla professionalità dei dirigenti medici . Art. 21 Retribuzione di posizione minima unificata per i dirigenti veterinari con rapporto di lavoro esclusivo Nuova retribuzione di posizione minima contrattuale unificata dall’1 gennaio 2007: Dirigente incarico struttura complessa Istituti zooprofilattici. da 8.557,92 a 11.448,57 con un incremento annuo di 2.890,65 e mensile di 240,88 Dirigente incarico struttura complessa territorio da 8.557,92 a 11.448,57 con un incremento annuo di 2.890,65 e mensile di 240,88 Dirigente incarico struttura semplice o ex modulo funzionale DPR 384/1990 da 6.807,08 a 8.653,74 con un incremento annuo di 1846,66 e mensile di 153,88 Dirigente con incarico lett. c) art. 27 CCNL 8 giugno 2000 (ex aiuti) da 3.446,04 a 4.235,53 con un incremento annuo di 789,49 e mensile di 65,79 Dirigente equiparato da 2.374,32 a 3.163,81 con un incremento annuo di 789,49 e mensile di 65,79 Dirigente < 5 anni da 0,00 a 0,00 Si allarga pertanto la forbice tra gli incarichi professionali e gli incarichi gestionali, al di là delle belle parole di tanti sulla professionalità dei dirigenti veterinari. Art. 22 Retribuzione di posizione minima unificata per i dirigenti medici e veterinari con rapporto di lavoro non esclusivo o ad esaurimento Non viene modificata. Art. 23 Effetti dei benefici economici I nuovi tabellari hanno effetto sulla tredicesima mensilità, sul lavoro straordinario, sul trattamento ordinario di quiescenza, normale e privilegiato, sull’indennità premio di servizio, sull’indennità alimentare dell’art. 19 del CCNL 3 novembre 2005, sull’equo indennizzo, sulle ritenute assistenziali e previdenziali e relativi contributi e sui contributi di riscatto. Hanno effetto integralmente sulla determinazione del trattamento di quiescenza dei dirigenti comunque cessati dal servizio, con diritto a pensione, nel periodo di vigenza del presente biennio contrattuale di parte economica alle scadenze e negli importi previsti dalle disposizioni richiamate nel presente articolo. Agli effetti dell’indennità premio di servizio, dell’indennità sostitutiva di preavviso e di quella prevista dall’art.2122 del C.C. si considerano solo gli scaglionamenti maturati alla data di cessazione dal servizio nonché la retribuzione di posizione minima contrattuale. Art. 24 Fondo per l'indennità di specificità medica, retribuzione di posizione, equiparazione, specifico trattamento e indennità di direzione di struttura complessa E’ incrementato delle risorse individuate negli artt. 20 e 21, a decorrere dalle scadenze indicate nei medesimi articoli. Art. 25 Fondi per il trattamento accessorio legato alle condizioni di lavoro Il fondo è incrementato- per l’anno 2007 di € 74,83 annui lordi per ogni dirigente medico e veterinario in servizio al 31 dicembre 2005 al netto degli oneri riflessi. Per l’anno 2008: di € 138,98 annui lordi per ogni dirigente medico e veterinario in servizio al 31 dicembre 2005 al netto degli oneri riflessi. Tale importo assorbe e contiene l’incremento previstoper l’anno 2007. A decorrere dall’entrata in vigore del presente contratto, la retribuzione oraria per il lavoro straordinario dei dirigenti, maggiorata del 15% è fissata in € 25,78. In caso di lavoro notturno o festivo la tariffa maggiorata del 30% è pari a € 29,14 ed in caso di lavoro notturno festivo maggiorata del 50% è pari a € 33, 63. Art. 26 Fondo per la retribuzione di risultato e per la qualità della prestazione individuale E’ incrementato per l’anno 2007 di € 112,25 annui lordi per ogni dirigente medico e veterinario in servizio al 31 dicembre 2005 al netto degli oneri riflessi. Per l’anno 2008 di € 208,46 annui lordi (circa 17,37 al mese) per ogni dirigente medico e veterinario in servizio al 31 dicembre 2005, al netto degli oneri riflessi. Tale importo assorbe e contiene l’incremento previsto per l’anno 2007. NOTA ECONOMICA FINALE A CURA DELLA FPCGIL MEDICI L’aumento medio lordo mensile è di 260 euro garantisce aumenti economici per gli anni 2006/2007 pari al 4,85% delle retribuzioni in godimento al 31.12.2005. Bene la destinazione di circa il 90% dell’aumento al trattamento fondamentale (tabellare + posizione) valido per tutti i medici ed i veterinari sia per la pensione che per la liquidazione. Si tratta del riconoscimento della linea sostenuta dalla FPCGIL Medici nel passato contratto, non firmato proprio per la scelta sbagliata di distogliere ben il 15% dell’aumento dalla retribuzione fondamentale per spostarla sull’accessorio, peraltro non garantito in sede di contrattazione aziendale. Purtroppo anche questa volta, nella distribuzione delle risorse per la posizione, è stato compiuto un altro grave ed iniquo errore che vede penalizzati i medici ed i veterinari con incarichi professionali. Basta leggere la colonna della posizione della sottostante tabella per accorgersi che ad un incarico professionale di un medico con più di cinque anni di anzianità, è stato assegnato meno della metà rispetto ad un incarico di struttura semplice. Ancor più grave è stata la negazione di un aumento per la professionalità di chi ha meno di cinque anni di anzianità, colleghi che spesso si trovano a lavorare in condizioni di maggiore disagio. Considerando complessivamente gli aumenti del tabelllare e la posizione, gli aumenti mensili lordi e gli arretrati al 31 agosto 2008 sia per i dirgenti medici che veterinari sono: Tabellare Posizione Totale Arretrati Incarico struttura complessa 149,00 240,88 389,88 8.045,40 Incarico struttura semplice o ex modulo funzionale DPR 384/1990 149,00 153,88 302,88 6.305,40 Incarico lett. C) art.27 CCNL 8 giugno 2000 149,00 65,79 214,79 4.543,60 Dirigente equiparato 149,00 65,79 214,79 4.543,60 Dirigente < 5 anni 149,00 0,00 149,00 3.227,80 Art. 27 Conferme Nessuna novità sostanziale Art. 28 Norme finali e transitorie Sono rinviate, in considerazione ad una apposita sequenza contrattuale, integrativa del presente CCNL, da definirsi entro la conclusione del quadriennio 2006-2009, anche la trattazione delle seguenti tematiche: - valorizzare ulteriormente la contrattazione di secondo livello; - riordino complessivo del sistema degli incarichi gestionali e professionali, - disciplina delle flessibilità del rapporto di lavoro, alla luce delle disposizioni contenute nella legge 120 del 2007 e nel decreto legge 112 del 2008; - disciplina della formazione; - verifica del sistema di valutazione, ai fini di pervenire ad una maggiore funzionalità dello stesso; - individuazione di un sistema sperimentale di procedure e sanzioni a carattere disciplinare e comportamentale, - individuazione di una idonea disciplina in materia di copertura assicurativa e tutela legale, sulla base delle risultanze dei lavori della Commissione paritetica - problematiche relative al risk management e della sicurezza sul lavoro.

domenica 4 maggio 2008

Il declino degli stipendi

Bello articolo su “Repubblica economia” sui redditi da lavoro dipendente di Maurizio Ricci (per chi avesse interesse può andare direttamente al sito del Bri banca dei regolamenti internazionali di Basilea: http://www.bis.org/ ed al sito del Mit: http://www.mit.edu/) che riporto integralmente e dal quale si evince che forse la lotta di classe non più intesa secondo i vecchi schemi ma letta col linguaggio del nostro tempo è molto più attuale di quanto si pensi. E se è così, come in effetto è, quali i rimedi? Repubblica ECONOMIA Secondo uno studio della Bri è sempre più alta la quota di Pil che va ai profitti. Dagli anni Ottanta ad oggi salari schiacciati. Il declino globale degli stipendi “in busta 5mila euro in meno l'anno” MaurizioRicci ROMA -
La lotta di classe? C'è stata e l'hanno stravinta i capitalisti. In Italia e negli altri Paesi industrializzati, gli ultimi 25 anni hanno visto la quota dei profitti sulla ricchezza nazionale salire a razzo, amputando quella dei salari, e arrivare a livelli impensabili ("insoliti", preferiscono dire gli economisti). Secondo un recente studio pubblicato dalla Bri, la Banca dei regolamenti internazionali, nel 1983, all'apogeo della Prima Repubblica, la quota del prodotto interno lordo italiano, intascata alla voce profitti, era pari al 23,12 per cento. Di converso, quella destinata ai lavoratori superava i tre quarti. Più o meno, la stessa situazione del 1960, prima del "miracolo economico". L'allargamento della fetta del capitale comincia subito dopo, nel 1985. Ma per il vero salto bisogna aspettare la metà degli anni '90: i profitti mangiano il 29 per cento della torta nel 1994, oltre il 31 per cento nel 1995. E la fetta dei padroni, grandi e piccoli, non si restringe più: raggiunge un massimo del 32,7 per cento nel 2001 e, nel 2005 era al 31,34 per cento del Pil, quasi un terzo. Ai lavoratori, quell'anno, è rimasto in tasca poco più del 68 per cento della ricchezza nazionale. Otto punti in meno, rispetto al 76 per cento di vent'anni prima. Una cifra enorme, uno scivolamento tettonico. Per capirci, l'8 per cento del Pil di oggi è uguale a 120 miliardi di euro. Se i rapporti di forza fra capitale e lavoro fossero ancora quelli di vent'anni fa, quei soldi sarebbero nelle tasche dei lavoratori, invece che dei capitalisti. Per i 23 milioni di lavoratori italiani, vorrebbero dire 5 mila 200 euro, in più, in media, all'anno, se consideriamo anche gli autonomi (professionisti, commercianti, artigiani) che, in realtà, stanno un po' di qui, un po' di là. Se consideriamo solo i 17 milioni di dipendenti, vuol dire 7 mila euro tonde in più, in busta paga. Altro che il taglio delle aliquote Irpef. Non è, però, un caso Italia. Il fenomeno investe l'intero mondo sviluppato. In Francia, rileva sempre lo studio della Bri, la fetta dei profitti sulla ricchezza nazionale è passata dal 24 per cento del 1983 al 33 per cento del 2005. Quote identiche per il Giappone. In Spagna dal 27 al 38 per cento. Anche nei paesi anglosassoni, dove il capitale è sempre stato ben remunerato, la quota dei profitti è a record storici. Dice Olivier Blanchard, economista al Mit, che i lavoratori hanno, di fatto, perduto quanto avevano guadagnato nel dopoguerra. Forse, bisogna andare anche più indietro, al capitalismo selvaggio del primo '900: come allora, in fondo, succede poi che il capitalismo troppo grasso di un secolo dopo arriva agli eccessi esplosi con la crisi finanziaria di questi mesi. Ma gli effetti sono, forse, destinati ad essere più profondi. C'è infatti questo smottamento nella redistribuzione delle risorse in Occidente dietro i colpi che sta perdendo la globalizzazione e il risorgere di tendenze protezionistiche: da Barack Obama e Hillary Clinton, fino a Nicolas Sarkozy e Giulio Tremonti. Sostiene, infatti, Stephen Roach, ex capo economista di una grande banca d'investimenti come Morgan Stanley, che la globalizzazione si sta rivelando come un gioco in cui non è vero che vincono tutti. Secondo la teoria dei vantaggi comparati di Ricardo, la globalizzazione doveva avvantaggiare i paesi emergenti e i loro lavoratori, grazie al boom delle loro esportazioni. E quelli dei paesi industrializzati, grazie all'importazione di prodotti a basso costo e alla produzione di prodotti più sofisticati. "E' una grande teoria - dice Roach - ma non funziona come previsto". Ai lavoratori cinesi è andata bene, ma quelli americani ed europei non hanno mai guadagnato così poco, rispetto alla ricchezza nazionale. Sono i capitalisti dei paesi sviluppati che fanno profitti record: pesa l'ingresso nell'economia mondiale di un miliardo e mezzo di lavoratori dei paesi emergenti, che ha quadruplicato la forza lavoro a disposizione del capitalismo globale, multinazionali in testa, riducendo il potere contrattuale dei lavoratori dei paesi sviluppati. Quanto basta per dirottare verso le casse delle aziende i benefici dei cospicui aumenti di produttività, realizzati in questi anni, lasciandone ai lavoratori le briciole. Inevitabile, secondo Roach, che tutto questo comporti una spinta protezionistica nell'opinione pubblica, a cui i politici si mostrano sempre più sensibili. Ma il ribaltone nella distribuzione della ricchezza in Occidente è, allora, un effetto della globalizzazione? Non proprio, e non del tutto. Secondo gli economisti del Fmi, nonostante che il boom del commercio mondiale eserciti una influenza sulla nuova ripartizione del Pil, l'elemento motore è, piuttosto, il progresso tecnologico. Su questa scia, Luci Ellis e Kathryn Smith, le autrici dello studio della Bri, osservano che il balzo verso l'alto dei profitti inizia a metà degli anni '80, prima che le correnti della globalizzazione acquistino forza. Inoltre, l'aumento della forza lavoro disponibile a livello mondiale interessa anzitutto l'industria manifatturiera, ma, osservano, non è qui - e neanche nei servizi alle imprese, l'altro terreno privilegiato dell'offshoring - che si è verificato il maggior scarto dei profitti. Il meccanismo in funzione, secondo lo studio, è un altro: il progresso tecnologico accelera il ricambio di macchinari, tecniche, organizzazioni, che scavalca sempre più facilmente i lavoratori e le loro competenze, riducendone la forza contrattuale. E' qui, probabilmente, che la legge di Ricardo, a cui faceva riferimento Roach, si è inceppata. Il meccanismo, avvertono Ellis e Smith, è tutt'altro che esaurito e, probabilmente, continuerà ad allargare il divario fra profitti e salari in Occidente. Dunque, è la dura legge dell'economia a giustificare il sacrificio dei lavoratori, davanti alla necessità di consentire al capitale di inseguire un progresso tecnologico mozzafiato? Neanche per idea. La crescita dei profitti, sottolinea lo studio della Bri, "non è stato un passaggio necessario per finanziare investimenti extra". Anzi "gli investimenti sono stati, negli ultimi anni, relativamente scarsi, rispetto ai profitti, in parecchi paesi". In altre parole "l'aumento della quota dei profitti non è stata la ricompensa per un deprezzamento accelerato del capitale, ma una pura redistribuzione di rendite economiche". La lotta di classe, appunto. (3 maggio 2008)

giovedì 24 aprile 2008

Approvati i nuovi Lea

Roma, 23 apr. (Adnkronos Salute) - Con i nuovi Livelli essenziali di assistenza è stato ridefinito il 'paniere' dei servizi e delle prestazioni offerte dal Ssn a tutti i cittadini, per un totale di oltre 5.700 per la prevenzione, la cura e la riabilitazione. In una nota, il ministero della Salute ripercorre, in sintesi, i 'numeri' dei Lea. Ammontano a 500 le classi di prestazioni ospedaliere, ovvero tutte quelle giudicate appropriate per il paziente in regime di ricovero ospedaliero ordinario o diurno (tranne quelle esplicitamente escluse, come le prestazioni di chirurgia estetica), cui si aggiungono tutte le prestazioni di pronto soccorso. Vi sono poi 2.230 prestazioni specialistiche, 190 tipi di ausili monouso, 1.670 protesi su misura (contando i diversi modelli o misure per tipo, gli aggiuntivi e le riparazioni), 1.010 ausili di serie (contando i diversi modelli e misure per tipo, gli aggiuntivi), 78 programmi di prevenzione collettiva per altrettante patologie prevenibili, 20 tipi di prestazioni termali. E ancora: 10 tipologie di assistenza domiciliare e residenziali per anziani non autosufficienti, 4 tipi di prestazioni riabilitative intensive extraospedaliere e 25 altre tipologie di prestazioni per soggetti appartenenti ad aree di bisogno socio-sanitario complesso ( salute mentale, dipendenze, disabilità). Per scaricare i file: http://www.ministerosalute.it/

martedì 22 aprile 2008

Comunicato di Massimo Cozza segretario CGIL FP Medici sull’orario di lavoro:

Care compagne e cari compagni,alla luce degli eventi che hanno portato alla mancata firma del contratto, vi ricordo che il Dlgs 66/03 è comunque vigente per tutto il 2008, grazie all’emendamento approvato nel decreto milleproroghe, e che pertanto non vi possono essere deroghe contrattate a livello locale, fino alla definizione nel contratto nazionale. In caso di mancato rispetto della normativa sull’orario di lavoro e sul riposo sono inoltre previste sanzioni amministrative a carico del datore di lavoro, ai sensi del Dlgs 19 luglio 2004, n.213 che ha integrato il Dlgs 66/03. Al fine di garantire in questa fase una maggiore tutela dei diritti dei dirigenti medici e veterinari vi riassumo i due punti principali della vigente normativa oggetto della trattativa nazionale, con le rispettive sanzioni: • la durata massima dell’orario di lavoro non può in ogni caso superare, per ogni periodo di sette giorni, le 48 ore, con riferimento ad un periodo non superiore a quattro mesi (sanzione da 130 euro a 780 euro, per ogni lavoratore e per ciascun periodo cui si riferisca la violazione stessa); • Il lavoratore ha diritto a undici ore di riposo consecutivo ogni 24 ore (sanzioni da 105 a 630 euro) La denuncia va effettuata alla Direzione provinciale del lavoro – Settore ispezioni del lavoro competenti per territorio. Vi invito a girare l’email a tutti i nostri responsabili aziendali, e da questi ai nostri iscritti. Fraterni saluti Massimo Cozza

Al via il portale web della normativa sanitaria

Finalmente sarà possibile consultare facilmente online la normativa sanitaria. Di seguito il comunicato del Ministero della Sanita sull'istituzione del portale dellanormativasanitaria: Il Ministero della Salute, in collaborazione con l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., ha realizzato il primo Portale internet della normativa sanitaria, nell'ambito del progetto di sviluppo del portale ministeriale www.ministerosalute.it. Tale servizio on line offre la consultazione libera e gratuita di oltre 25mila atti normativi dal 1948 ad oggi nella versione del testo aggiornata e vigente. "In coincidenza con il trentennale dell'istituzione del Ssn - ha sottolineato il Ministro della Salute Livia Turco - abbiamo deciso di porre al servizio dei cittadini e degli operatori uno strumento agile e gratuito di consultazione dell'insieme delle leggi e delle norme in vigore in materia sanitaria. Un'opportunità che riteniamo certamente utile per quanti operano in sanità ma anche per il cittadino che voglia essere debitamente informato sui propri diritti e prerogative in tema di assistenza sanitaria". Il Portale raccoglie le norme nazionali, regionali e comunitarie in materia di Sanità pubblicate nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale, Gazzetta Ufficiale II Serie Speciale-CE, Gazzetta Ufficiale III Serie Speciale-Regioni e i provvedimenti ministeriali non pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Ogni giorno inoltre sono presentate news che segnalano le norme pubblicate nell'ultima Gazzetta, mentre la newsletter segnalerà agli utenti registrati, tramite e-mail, le novità della settimana.

Pronto il decreto sulle malattie rare

Il Ministro rassicura i pazienti affetti da malattie rare su un imminente decreto in materia. Ecco la sua dichiarazione: "Voglio rassicurare i cittadini affetti da malattie rare e le loro famiglie. Il Dpcm sui nuovi Lea, all'interno del quale è prevista l'esenzione dal ticket per altre 109 malattie rare, sarà portato alla firma dal presidente Prodi nei prossimi giorni. Il Ministero dell'Economia ha infatti ultimato le verifiche e su questo provvedimento c'è piena intesa tra me e il Ministro Padoa Schioppa. Voglio però ricordare quanto questo governo ha già fatto per le malattie rare. A partire dallo stanziamento di 30 milioni di euro l'anno per tre anni per la ricerca scientifica fino all'istituzione del numero verde nazionale dedicato, presso l'Istituto superiore di sanità, al quale tutte le famiglie possono rivolgersi per avere informazioni e per chiedere assistenza e aiuto, caso per caso. E, infine, il lavoro già avviato per la messa a punto del primo Piano nazionale per le malattie rare, per una compiuta programmazione degli interventi e dei provvedimenti necessari a garantire piena assistenza a questi malati in tutte le Regioni".

Associazione Coscioni, istituire subito registro obiettori aborto

Roma, 18 apr. (Adnkronos Salute) - "L'Italia segua l'esempio della Spagna e istituisca quanto prima un registro degli obiettori di coscienza che si rifiutano di praticare l'aborto nelle strutture ospedaliere pubbliche". E' l'appello lanciato da Carmen Sorrentino e Josè De Falco, componenti della giunta dell'associazione Luca Coscioni, al ministro della Salute in carica e al suo successore. L'invito è di seguire l'esempio del Governo spagnolo, "pronto a istituire un registro degli obiettori per rendere compatibile il diritto ad abortire con quello a obiettare"."In Italia - sottolineano in una nota - c'è un'altissima percentuale di obiettori che di fatto compromette l'effettiva applicazione della legge 194. E' stato più volte documentato - aggiungono - come l'obiezione di coscienza venga spesso opposta oltre che per convincimenti personali anche per interessi diversi. Per questo motivo l'associazione Coscioni ritiene opportuno dare alla donna la possibilità di evitare di rivolgersi a strutture dove le sarebbe impedito di esercitare il proprio diritto ad abortire nei tempi previsti dalla legge".